Ho scelto una
canzone che amo: “Strano il mio destino”
di Giorgia. Rappresenta il mio inno all’amore. E vorrei cantarla per il mio
uomo, l’unico che mi fa sentire felice e innamorata. Trovarmi sola al centro
del palco e cantare per lui, consapevole della sua presenza che, dalla prima
apertura del sipario, è lì che attende questo momento. Il mio lui immaginario,
l’anima gemella che le persone aspettano tutta la vita e che non arriverà mai,
perché esiste solo nei sogni. Lo incontro ogni sera, quando attraverso il mio
diario, mi rivolgo a lui e gli racconto la mia vita. Qualche volta mi succede
di vederlo anche di notte, come è accaduto poco fa in sogno. E mi sono arresa
anche a questa realtà. Mi va bene e ho imparato ad accettarla. Nei sogni
nessuno ti ferisce, nei sogni non si soffre. I sogni sono come li vuoi tu, come
li crei, sono fatti per noi. A volte s’infrangono, è vero. Ma infondo basta
crederci anche solo un pochino. Ed io nel corso di questi ultimi anni ci ho
creduto davvero molto.
E penso di esserci andata vicina. Di aver sfiorato un
sogno, di averlo accarezzato e subito dopo abbandonato. Non conosco le
motivazioni. Forse non ero pronta, forse qualcosa è andato storto o, più semplicemente,
ne ho avuto paura. E questa paura mi ha condizionata a tal punto da indurmi a
fare scelte diverse. Scelte che col tempo mi sono pesate, di cui spesso mi sono
pentita. Non è sempre bello dover soffrire per amore e spesso si sceglie la via
più semplice, dimenticando ciò che per noi è davvero importante. E io ho
dimenticato. Ho dimenticato quel momento. Il momento magico di cantare per lui.
Lo sto ancora aspettando. E più il tempo passa, più mi convinco che non
arriverà mai.
da "Allegra: l'amore è una cosa semplice"
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