martedì 25 agosto 2015

E TU CHI SEI?




<...la Danza è la manifestazione dell’energia vitale che si esprime attraverso il corpo. Ecco perché è bella da fare e da osservare. Forse tu ne sei un praticante attivo oppure solo un simpatizzante o uno spettatore, oppure hai questo grande desiderio di imparare che non ha ancora trovato sfogo. Qualunque sia la tua situazione, sicuramente stai cercando il modo di incontrare questa disciplina più da vicino, conoscerla a fondo, viverla. Però non ne hai avuto la possibilità, magari per dedicarti di più ai tuoi studi e poi al lavoro. Oppure sei tra quelli che l’hanno praticata, che magari hanno raggiunto un buon livello di preparazione e poi però abbandonata perché il momento non era quello giusto, perché c’erano delle difficoltà, dovevi lavorare per pagarti l’università oppure svolgere un’attività sarebbe costato troppo alla tua famiglia. O magari sei una mamma che tra i mille impegni e doveri quotidiani, lascia da parte se stessa per dedicarsi alla famiglia. (...) 
La maggior parte di noi conduce una vita troppo sedentaria perché il fisico non ne risenta. Il corpo umano è strutturato per il movimento. Lo dimostra il fatto che se rimani a lungo nella medesima posizione, ad esempio seduto, dopo un po’ ti accorgerai di avere il bisogno irrefrenabile di stirarti.  Anche il sistema circolatorio funziona in larga misura in base al movimento dei tuoi muscoli, la cui contrazione aiuta a pompare il sangue in direzione del cuore. Praticando questa disciplina, ogni tuo muscolo verrà chiamato in causa ad agire e reagire. Nulla viene trascurato e questo fa sì che tutto il tuo corpo ne beneficerà in diversi modi....>



da <Danzami> la grammatica del movimento - Amazon libri - versione ebook e cartacea

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domenica 23 agosto 2015

Guardo l’ora. Le cinque e mezza. Sorrido al pensiero e ne provo sollievo. Tutti i giovedì degli ultimi quindici anni della mia vita, a quest’ora precisa, sono sempre stata in sala prove, alle prese con la prossima sfilata,
a litigare con gli orli e le cerniere, a disperarmi con i tacchi troppo alti e le gonne troppo corte. Ora quei momenti sembrano lontani anni luce. È strano  ritrovarsi qui a casa, libera di fare ciò che voglio, libera di mangiare quello che più mi piace, senza dover sopportare gli isterismi delle colleghe e le loro inquietudini sempre e solo rivolte al tipo di dieta che stavano seguendo.
Faccio un lungo respiro, chiudo la porta e vorrei, anzi meglio, dovrei mettermi a stirare quella montagna di roba che da giorni mi guarda inchiodata nel suo angolino. Monto l’asse da stiro in camera, così metto subito via tutto.
Accendo il ferro e lo riempio d’acqua. Seleziono gli indumenti più urgenti e inizio il mio lavoro tra il vapore e il gradevole profumo di ammorbidente. Non accendo né la tele, né la radio, preferisco godere del silenzio. Dopo circa mezz’ora l’acqua nel ferro da stiro si esaurisce. Sarei quasi tenta di ripristinarla, ma non è che ne abbia  molta voglia. Fisso le foto appese alla parete, ripongo l’ultimo paio di jeans al loro posto e mi siedo sul divano del salotto esausta. Il sole è tramontato e si scorge un velo rosso all’orizzonte che preannuncia l’avvicinarsi delle ombre della sera.
Dall’ultimo piano di questo appartamento vedo bene i tetti delle case, il cielo, perfino un aereo appena decollato che lo attraversa. Presa dalla nostalgia o da chissà quale bisogno, prendo dallo scaffale la scatola rossa ...








da <Allegra: l'amore è una cosa semplice> 




venerdì 7 agosto 2015

         
 Il momento dell’approdo è tra i miei preferiti. La preparazione avviene in modo silenzioso e concitato. L’eccitazione che si vive in questi attimi è palpabile, in un misto crescente di nervosismo e tensione. Il capitano sbarca per primo e tenta di eludere i guardiani della costa. Noi attendiamo che alcuni ufficiali abbiano perlustrato a grandi linee la zona. Una volta individuate le principali fonti di viveri e bottini se ne barattano un po’ scambiandoli in denaro. Al segnale del capitano tocca a noi. Ci confondiamo nella folla, tra gli altri marinai. Più il porto è grande, più l’impresa si fa semplice. Ognuno prende una diversa direzione ma tiene sempre un occhio puntato sul capitano. E’ lui infatti che una volta liquidate le guardie, ci indirizza verso i punti più strategici. E lì ha inizio il saccheggio. È come un gioco, ci si diverte un mondo.
Chi è solo si riempirà le mani e le tasche di piccoli oggetti d’oro, d’argento, pietre preziose, ma anche spezie e stoffe di ogni genere, soprattutto seta. Se alcuni riescono a raggrupparsi porteranno un po’ di tutto. Barili di birra e acqua, galloni di vino o rum, scatole di tabacco, sacchi di carne e di sale. Al contrario di quanto si possa pensare non è un’impresa rischiosa. Talvolta capita che qualche guardia s’accorga che c’è qualcosa di strano, ma il più delle volte sono tonte e distratte. E soprattutto si rivelano essere dei mediocri spadaccini. Personalmente non discuto mai. Non sono bravo con le parole. Al contrario del nostro capitano che ha fatto di questa dote un’ineguagliabile arma di difesa e di raggiro. E così faccio scudo a chiunque mi si pari davanti. Non sempre a costui viene risparmiata la vita.

da <Leggenda di un Pirata> 


martedì 4 agosto 2015

 “Voi ragazzi che vi affacciate alla vita, che vi trovate di fronte a delle scelte, ricordate che non sempre la strada più comoda, quella già spianata, quella che ora può darvi la sicurezza, sia necessariamente quella giusta. Non scegliete per gli altri, ma per voi stessi! La vita è vostra, siete voi gli unici in grado di decidere.  Non temete se le vostre scelte non corrispondono a quello che fanno tutti. Non temete di uscire dagli schemi. La vita non è un tabellone dettagliato con un programma da seguire. La vita va vissuta. E va vissuta a pieno, con gli errori e le sconfitte. Perché gli errori ci saranno comunque, anche se sceglierete la via asfaltata, quella più sicura, perché quella tortuosa non dà

certezze. Fate crollare i muri delle certezze e osate l’impossibile. Superate i vostri limiti, i vostri ostacoli, perché ne trarrete solo una grande gioia e soddisfazione. Questo, cari ragazzi, è quello che vi auguro.”
da: <Il profumo del mio sogno> Amazon ebook 


domenica 2 agosto 2015

 Quando osservi un quadro o un’opera d’arte, sai già che per ottenere quella qualità e bellezza che ce li fanno apprezzare, ci sono voluti anni di studio e di impegno. Ed è proprio lo stesso tipo di qualità che, attraverso la tecnica della danza, mostrerai attraverso il tuo corpo. Il tipo di esercizio connesso alla danza, è adatto a un maggior numero di persone di quanto non lo siano il jogging e il movimento aerobico in generale. Ma al contrario di questi due esempi, gli esercizi della danza aumentano d’intensità progressivamente, rafforzando cuore e polmoni, dando così la possibilità al tuo corpo di abituarsi con le giuste tempistiche. Non solo: la danza è in grado di plasmarti, di modificare il tuo atteggiamento, la scioltezza, la postura, tutti vantaggi che non perderai ma che, una volta acquisiti, rimarranno per sempre. 

da <Danzami> La grammatica del movimento - Amazon - ebook e cartaceo